domenica 15 marzo 2009

La Val d'Orcia, terra di vento e di deserto

"... Pausa di privilegio alla mia traversata - sosta che l'animo in accelerazioni di slanci desidera smanioso e quasi ingordo - è la terra orciana, quella più alta, oltre San Quirco, fino a Montepulciano, a Pienza. Visione che appare come un fondale della memoria o un luogo di sogno su cui un oscuro senso esaltato percepisce il brivido d'una misteriosa ventilazione. Lassù, infatti, il vento è una specie di respiro misterioso del pianeta. Vi soffia la brezza che la mattina corre in direzione del mare e che a sera ritorna, più calda, verso terra. Da quell'oasi che si apre accogliente al mio esodo, intuisco l'ozio dei vegliardi, ascolto l'ascesa del fragore sordo e chioccio degli uccelli verso il canto, il silenzio, il grido di felicità che colma il giorno, l'operosità della valle che rimbalza e si risponde in opere artigiane, in mugli di motori spinti al solco delle arature." Mario Luzi

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